• BUSINESS
Menu
• COMUNICAZIONE
Menu
• SEGUICI SU
Menu
Siamo una PMI innovativa che produce acqua senza bolle in contenitori più sostenibili.
Acqua di ottima qualità contenuta in cartoni con oltre il 70% di materia vegetale.
Personalizziamo il contenitore di acqua in cartone per i nostri clienti.
Siamo l’unica azienda in Italia a poter proporre al mercato
dell’acqua un contenitore dal design parzialmente o totalmente personalizzabile.
Tutto quello che c’è da sapere sui vantaggi del cartone e sull’impatto climatico dei packaging alimentari.
Il contenitore per alimenti in cartone è il materiale più vantaggioso e sostenibile: perché?
Comparato a plastica e vetro, il cartone risulta essere attualmente il materiale ideale per gli imballaggi alimentari. Vediamo i motivi:
Rispetto alle bottigliette in plastica di piccolo formato, definite “acqua da passeggio”, il brick in cartone di Acquainbrick utilizza il 70% di materia fossile in meno. Le ridotte emissioni di CO2 sono quindi dovute alla minor quota di plastica di questa confezione, composta al contempo da un minimo di 70% di materia vegetale rinnovabile.
Ma attenzione, non stiamo parlando di un packaging plastic-free: stiamo assicurando che la presenza di plastica fossile è notevolmente inferiore rispetto a qualsiasi altro imballaggio alimentare sul mercato. Per altro il cartone, fornito da Tetra Pak, proviene soltanto da carta certificata FSC® (Forest Stewardship Council), ONG internazionale che definisce gli standard della gestione responsabile delle foreste e promuove la protezione ambientale, la giustizia sociale e la sostenibilità economica.
Il cartone costituisce dunque l’armatura del flacone, interamente riciclabile. La struttura multistrato è poi composta da altri elementi per poter essere funzionale, seppur con minori quantità di impiego:
Plastica riciclata e vetro: le criticità
Per quanto riguarda il tema della “plastica riciclata”, oggi si sente parlare spesso di Green Pet (Rpet): alcune bottiglie sono in parte costituite da plastica già usata. Un’analisi LCA per conto della Parmalat, conferma che confrontando una bottiglia di Pet vergine con una di Pet al 50% rigenerato, l’impronta ambientale riesca a migliorare del 20%. (https://www.parmalat.it/media/Report-finale-LCA-Parmalat-rev-fin-04.05.2020.pdf) Nonostante la rigenerazione, resta il problema di ciò che non viene riutilizzato e come viene smaltito.
Un’altra alternativa al cartone potrebbe essere rappresentata dal vetro, che viene percepito come più sicuro e meglio adatto a contenere i generi alimentari. Ma la produzione del vetro necessita di silicio, quindi una fonte non rinnovabile, e di un importante utilizzo di calore. In generale possiamo dire che una bottiglia in vetro da 600 grammi ha un impatto climatico circa 400 volte in più di un brick dal peso di 30 grammi. Inoltre il suo processo di riciclo è molto più lungo: si stimano circa 700 ricicli prima di re-immettere in commercio un contenitore in vetro rigenerato.
Per tutte queste ragioni ne deriva che il materiale più virtuoso fra tutti sia il cartone.
I materiali plant-based combattono il cambiamento climatico
Come già anticipato, grazie a migliori pratiche di gestione forestale, le foreste sono in grado di produrre una maggiore resa di legno e quindi assorbire sempre più CO2 dall’atmosfera, come se il carbonio venisse “trattenuto” all’interno dell’albero.
L’impegno nel contrastare il “global warming” è il perno dell’Earth Day del 22 aprile 2021, che, con lo slogan “Restore Our Earth”, intende sensibilizzare e attuare iniziative per prevenire i prossimi disastri dovuti al cambiamento climatico e alla distruzione ambientale. Partire dalla nozione di base che le materie plant-based assorbono CO2 già presente nell’atmosfera, prevenendo così il surriscaldamento della Terra, significa dire che il packaging ha un impatto non da poco sul cambiamento climatico.
Grazie al tecnologo che collabora con Acquainbrick Marco Benedetti, Direttore Ricerca e Sviluppo della società di consulenze industriali Green Evolution e Vicepresidente dell’associazione nazionale Chimica Verde Bionet (www.chimicaverde.it), conosciamo valide informazioni a tal proposito:
Non è un caso dunque che anche colossi del food abbiano rizzato le orecchie e si stiano adattando a queste nuove necessità globali. La stessa Coca-Cola ha recentemente lanciato KeelClip, un nuovo sistema di imballaggio in carta Fsc proveniente da filiera responsabile e 100% riciclabile, che consentirà di ridurre del 50% le emissioni di Co2 e risparmiare 450 tonnellate di plastica all’anno. https://www.ansa.it/lombardia/notizie/2021/03/25/nuovo-packaging-ecologico-coca-cola-lancia-keelclip_85450bd1-f67c-40ba-99eb-61b58623d064.html
Così come davvero numerosi sono i clienti di Acquainbrick, operanti nel settore della ristorazione, che stanno abbracciando un comportamento responsabile nei confronti degli involucri usati per il servizio delivery e take away: in primis posate e ciotole in CPLA e, ovviamente, acqua in cartone!
Seguiteci nei prossimi appuntamenti con Think Green per sapere di più su obiettivi di riciclo, economie circolari e ricerche sempre più innovative!
Tutto quello che c’è da sapere sui vantaggi del cartone e sull’impatto climatico dei packaging alimentari.
Il contenitore per alimenti in cartone è il materiale più vantaggioso e sostenibile: perché?
Comparato a plastica e vetro, il cartone risulta essere attualmente il materiale ideale per gli imballaggi alimentari. Vediamo i motivi:
Rispetto alle bottigliette in plastica di piccolo formato, definite “acqua da passeggio”, il brick in cartone di Acquainbrick utilizza il 70% di materia fossile in meno. Le ridotte emissioni di CO2 sono quindi dovute alla minor quota di plastica di questa confezione, composta al contempo da un minimo di 70% di materia vegetale rinnovabile.
Ma attenzione, non stiamo parlando di un packaging plastic-free: stiamo assicurando che la presenza di plastica fossile è notevolmente inferiore rispetto a qualsiasi altro imballaggio alimentare sul mercato. Per altro il cartone, fornito da Tetra Pak, proviene soltanto da carta certificata FSC® (Forest Stewardship Council), ONG internazionale che definisce gli standard della gestione responsabile delle foreste e promuove la protezione ambientale, la giustizia sociale e la sostenibilità economica.
Il cartone costituisce dunque l’armatura del flacone, interamente riciclabile. La struttura multistrato è poi composta da altri elementi per poter essere funzionale, seppur con minori quantità di impiego:
Plastica riciclata e vetro: le criticità
Per quanto riguarda il tema della “plastica riciclata”, oggi si sente parlare spesso di Green Pet (Rpet): alcune bottiglie sono in parte costituite da plastica già usata. Un’analisi LCA per conto della Parmalat, conferma che confrontando una bottiglia di Pet vergine con una di Pet al 50% rigenerato, l’impronta ambientale riesca a migliorare del 20%. (https://www.parmalat.it/media/Report-finale-LCA-Parmalat-rev-fin-04.05.2020.pdf) Nonostante la rigenerazione, resta il problema di ciò che non viene riutilizzato e come viene smaltito.
Un’altra alternativa al cartone potrebbe essere rappresentata dal vetro, che viene percepito come più sicuro e meglio adatto a contenere i generi alimentari. Ma la produzione del vetro necessita di silicio, quindi una fonte non rinnovabile, e di un importante utilizzo di calore. In generale possiamo dire che una bottiglia in vetro da 600 grammi ha un impatto climatico circa 400 volte in più di un brick dal peso di 30 grammi. Inoltre il suo processo di riciclo è molto più lungo: si stimano circa 700 ricicli prima di re-immettere in commercio un contenitore in vetro rigenerato.
Per tutte queste ragioni ne deriva che il materiale più virtuoso fra tutti sia il cartone.
I materiali plant-based combattono il cambiamento climatico
Come già anticipato, grazie a migliori pratiche di gestione forestale, le foreste sono in grado di produrre una maggiore resa di legno e quindi assorbire sempre più CO2 dall’atmosfera, come se il carbonio venisse “trattenuto” all’interno dell’albero.
L’impegno nel contrastare il “global warming” è il perno dell’Earth Day del 22 aprile 2021, che, con lo slogan “Restore Our Earth”, intende sensibilizzare e attuare iniziative per prevenire i prossimi disastri dovuti al cambiamento climatico e alla distruzione ambientale. Partire dalla nozione di base che le materie plant-based assorbono CO2 già presente nell’atmosfera, prevenendo così il surriscaldamento della Terra, significa dire che il packaging ha un impatto non da poco sul cambiamento climatico.
Grazie al tecnologo che collabora con Acquainbrick Marco Benedetti, Direttore Ricerca e Sviluppo della società di consulenze industriali Green Evolution e Vicepresidente dell’associazione nazionale Chimica Verde Bionet (www.chimicaverde.it), conosciamo valide informazioni a tal proposito:
Non è un caso dunque che anche colossi del food abbiano rizzato le orecchie e si stiano adattando a queste nuove necessità globali. La stessa Coca-Cola ha recentemente lanciato KeelClip, un nuovo sistema di imballaggio in carta Fsc proveniente da filiera responsabile e 100% riciclabile, che consentirà di ridurre del 50% le emissioni di Co2 e risparmiare 450 tonnellate di plastica all’anno. https://www.ansa.it/lombardia/notizie/2021/03/25/nuovo-packaging-ecologico-coca-cola-lancia-keelclip_85450bd1-f67c-40ba-99eb-61b58623d064.html
Così come davvero numerosi sono i clienti di Acquainbrick, operanti nel settore della ristorazione, che stanno abbracciando un comportamento responsabile nei confronti degli involucri usati per il servizio delivery e take away: in primis posate e ciotole in CPLA e, ovviamente, acqua in cartone!
Seguiteci nei prossimi appuntamenti con Think Green per sapere di più su obiettivi di riciclo, economie circolari e ricerche sempre più innovative!
• BUSINESS
• COMUNICAZIONE
• SEGUICI SU
Copyright©2022 Ly Company Italia Srl Società Benefit. Tutti i diritti sono riservati.
Ly Company Italia Srl Società Benefit – Aqualy – Acquainbrick – Via Zona Industriale, 5 – 50034 Sant’Adriano (FI) – P.IVA: IT04462840408
Non dimenticarti di inserire numero di telefono e città da cui ci scrivi per essere ricontattato prima possibile.
Info: info@acquainbrick.it Assistenza clienti: qualita@acquainbrick.it
Posso aiutarti?
Per ogni tua richiesta puoi utilizzare il form step-by-step nella pagina Contatti.
Ti risponderemo nel più breve tempo possibile!
Da questo popup puoi scaricare le fustelle di lavorazione per i design di Acquainbrick. Tutti i documenti disponibili sono in formato Illustrator (AI) a livelli, con testi convertiti in tracciati e note di lavorazione.