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Siamo una PMI innovativa che produce acqua senza bolle in contenitori più sostenibili.
Acqua di ottima qualità contenuta in cartoni con oltre il 70% di materia vegetale.
Personalizziamo il contenitore di acqua in cartone per i nostri clienti.
Siamo l’unica azienda in Italia a poter proporre al mercato
dell’acqua un contenitore dal design parzialmente o totalmente personalizzabile.
Leggi questa sorprendente intervista multipla.
E non perdere la prossima puntata per conoscere il quinto componente del Dream Team!
Loro sono il Dream Team di Acquainbrick, la squadra che dal 2019 ha avviato un processo di rivoluzione nel modo di consumare l’acqua da passeggio. Un roster di 4 giovani e dinamici co-fondatori, formato da: Christian Creati, il CEO; Federico Lodesani, il CMO; Alice Garau, responsabile Green Project; Federico Ragusa, Area Manager.
Chi meglio di loro poteva essere protagonista della prima intervista e lanciare così l’appuntamento mensile con la serie Drops of Talks?
Christian Creati: Resiliente. Dinamico. Sensibile.
😜
Federico Lodesani: Testardo. Ingegnoso. Coraggioso. 🤟
Alice Garau: Creativa. Emotiva. Sostenibile 👽
Federico Ragusa: Intraprendente. Empatico. Onesto.🤯
CC: Il mentalismo.
FL: Viaggiare nel Tempo. Per rifare meglio gli stessi errori oppure farne di nuovi!
AG: L’ubiquità, per assecondare la mia vera natura, senza dovermi sempre trovare a dare priorità al dover fare a discapito dell’essere.
FR: Il teletrasporto.
CC: Giovanni Falcone. La domanda: “Come si capisce qual è il limite per cui vale la pena correre rischi?” Nessuno più di lui avrebbe potuto insegnarci quanto siano importanti la motivazione e la passione per quello che si fa.
FL: Su due piedi, dico Mozart. E gli avrei commissionato un requiem, perché sono uno attento ai dettagli!
AG: Ferdinando II di Aragona. “Lo sa signor Ferdinando che sta dando origine alla cosiddetta Globalizzazione, che porterà alla rovina il genere umano negli anni in cui vivo? Perché schiacciare gli altri popoli per far grande il proprio impero, invece di far prosperare ognuno con la propria eccellenza e godere così del benessere generale?”
FR: “Caro Leonardo Da Vinci, se ti dicessi che la Gioconda diventerà l’opera più famosa e studiata al mondo, mi crederesti?”
CC: ll primo pensiero del mattino è andare in camera di mio figlio a vedere se è coperto bene. Lui è il primo pensiero di tutto, è il motore della mia vita! L’ultimo è più che altro un check della giornata passata e un planning di quella di domani.
FL: Al mattino ringrazio per il nuovo giorno che verrà. Alla sera un pensiero felice per addormentarmi dolcemente.
AG: A cosa penso? Grazie. E grazie.
FR: Primo pensiero: Ok bene, qual è la prima cosa che devo fare stamattina?
Ultimo pensiero: come poter migliorare qualcosa domani?
CC: Istinto sempre. La razionalità è per le persone comuni.
FL: Istinto razionale, posso? 🙂
AG: Istinto!
FR: Istinto (purtroppo).
CC: Un libro, le scarpe da running, la foto di mia moglie e di mio figlio, l’accendino e ovviamente un brick di acqua.
FL: Impossibile. Non parto neppure se non c’è il WI-FI ad attendermi.
AG: Semi di ortaggi e cereali, carta e matite, una pattada (tipico coltello sardo multiuso e molto affilato), una spazzola, caffè e moca.
FR: Occhiali da sole, tanti libri, lo spazzolino, un pallone da calcio, il necessario per il caffè.
CC: Sono molto attento alla raccolta differenziata. Penso al grande progetto del riciclo, ma anche alle persone che dovranno sistemare i miei rifiuti. Trovo scorretto delegare agli altri ciò che possiamo fare noi con piccole azioni quotidiane.
FL: Cerco di mantenere ordine nelle cose, e questa è un’attitudine ecologica per la mia vita. Ho iniziato a fare la raccolta differenziata in modo più accurato. Se posso, mi muovo in monopattino. La mia prossima macchina? Una elettrica al 100%.
AG: Riduco al minimo lo spreco energetico, idrico e alimentare. Acquisto prodotti sfusi o con imballaggi biodegradabili. Autoproduco detersivi, sapone e molte delle cose di uso quotidiano. Faccio la raccolta differenziata in maniera maniacale. Acquisto da produttori locali. Riciclo tutto quello che posso.
FR: Faccio la raccolta differenziata. Vado a piedi in ufficio oppure rubo il monopattino a Federico Lodesani! Chiudo sempre il rubinetto quando mi lavo i denti.
CC: 2 piante e 5 strumenti di domotica.
FL: Purtroppo non ho il pollice verde. Riesco a far morire anche il cactus. Ma posso migliorare.
AG: 43 piante vs zero domotica.
FR: 10 piantine e niente domotica.
CC: Non amo l’ipocrisia, dire che li donerei tutti sarebbe falso. Mi concederei più viaggi, investirei su me stesso e sulla mia formazione, aumenterei l’apporto economico ad associazioni benefiche a me vicine. E penserei a mio figlio: ciò che posso dargli oggi è certo, ma il futuro è un’incognita!
FL: Viaggiare! E poi tornare per salutare parenti ed amici ogni tanto (Covid permettendo).
AG: Metterei su un’azienda agricola dove coltivare vegetali per l’alimentazione (verdure e piante da frutto) e vegetali melliferi: attiverei una banca dei semi, per preservare le proprietà germinative delle specie alimentari, e investirei in allevamento di specie mellifere e impollinatrici, per tutelare la biodiversità che permette la vita.
FR: Una parte la userei per comprare un Van e partire per un annetto in giro per il mondo, Covid permettendo, per conoscere, imparare e confrontarmi con mondi e culture lontane da me. La restante, la investirei in progetti diversificati.
CC: Fare ciò che ti fa stare bene senza se e senza ma; accettare i compromessi con il sorriso e goderti day by day quello che stai costruendo, la vita è una. L’oggi sarà un ricordo domani: sta a noi decidere la qualità del ricordo.
FL: Uno stato della mente.
AG: Quell’attimo in cui anche le cose normali diventano speciali. La sensazione di fare parte di qualcosa che esiste oltre a me e che rimarrà anche quando io non ci sarò più.
FR: Amore.
Leggi questa sorprendente intervista multipla. E non perdere la prossima puntata per conoscere il quinto componente del Dream Team!
Loro sono il Dream Team di Acquainbrick, la squadra che dal 2019 ha avviato un processo di rivoluzione nel modo di consumare l’acqua da passeggio. Un roster di 4 giovani e dinamici co-fondatori, formato da: Christian Creati, il CEO; Federico Lodesani, il CMO; Alice Garau, responsabile Green Project; Federico Ragusa, Area Manager.
Chi meglio di loro poteva essere protagonista della prima intervista e lanciare così l’appuntamento mensile con la serie Drops of Talks?
Christian Creati: Resiliente. Dinamico. Sensibile.
😜
Federico Lodesani: Testardo. Ingegnoso. Coraggioso. 🤟
Alice Garau: Creativa. Emotiva. Sostenibile 👽
Federico Ragusa: Intraprendente. Empatico. Onesto.🤯
CC: Il mentalismo.
FL: Viaggiare nel Tempo. Per rifare meglio gli stessi errori oppure farne di nuovi!
AG: L’ubiquità, per assecondare la mia vera natura, senza dovermi sempre trovare a dare priorità al dover fare a discapito dell’essere.
FR: Il teletrasporto.
CC: Giovanni Falcone. La domanda: “Come si capisce qual è il limite per cui vale la pena correre rischi?” Nessuno più di lui avrebbe potuto insegnarci quanto siano importanti la motivazione e la passione per quello che si fa.
FL: Su due piedi, dico Mozart. E gli avrei commissionato un requiem, perché sono uno attento ai dettagli!
AG: Ferdinando II di Aragona. “Lo sa signor Ferdinando che sta dando origine alla cosiddetta Globalizzazione, che porterà alla rovina il genere umano negli anni in cui vivo? Perché schiacciare gli altri popoli per far grande il proprio impero, invece di far prosperare ognuno con la propria eccellenza e godere così del benessere generale?”
FR: “Caro Leonardo Da Vinci, se ti dicessi che la Gioconda diventerà l’opera più famosa e studiata al mondo, mi crederesti?”
CC: ll primo pensiero del mattino è andare in camera di mio figlio a vedere se è coperto bene. Lui è il primo pensiero di tutto, è il motore della mia vita! L’ultimo è più che altro un check della giornata passata e un planning di quella di domani.
FL: Al mattino ringrazio per il nuovo giorno che verrà. Alla sera un pensiero felice per addormentarmi dolcemente.
AG: A cosa penso? Grazie. E grazie.
FR: Primo pensiero: Ok bene, qual è la prima cosa che devo fare stamattina?
Ultimo pensiero: come poter migliorare qualcosa domani?
CC: Istinto sempre. La razionalità è per le persone comuni.
FL: Istinto razionale, posso? 🙂
AG: Istinto!
FR: Istinto (purtroppo).
CC: Un libro, le scarpe da running, la foto di mia moglie e di mio figlio, l’accendino e ovviamente un brick di acqua.
FL: Impossibile. Non parto neppure se non c’è il WI-FI ad attendermi.
AG: Semi di ortaggi e cereali, carta e matite, una pattada (tipico coltello sardo multiuso e molto affilato), una spazzola, caffè e moca.
FR: Occhiali da sole, tanti libri, lo spazzolino, un pallone da calcio, il necessario per il caffè.
CC: Sono molto attento alla raccolta differenziata. Penso al grande progetto del riciclo, ma anche alle persone che dovranno sistemare i miei rifiuti. Trovo scorretto delegare agli altri ciò che possiamo fare noi con piccole azioni quotidiane.
FL: Cerco di mantenere ordine nelle cose, e questa è un’attitudine ecologica per la mia vita. Ho iniziato a fare la raccolta differenziata in modo più accurato. Se posso, mi muovo in monopattino. La mia prossima macchina? Una elettrica al 100%.
AG: Riduco al minimo lo spreco energetico, idrico e alimentare. Acquisto prodotti sfusi o con imballaggi biodegradabili. Autoproduco detersivi, sapone e molte delle cose di uso quotidiano. Faccio la raccolta differenziata in maniera maniacale. Acquisto da produttori locali. Riciclo tutto quello che posso.
FR: Faccio la raccolta differenziata. Vado a piedi in ufficio oppure rubo il monopattino a Federico Lodesani! Chiudo sempre il rubinetto quando mi lavo i denti.
CC: 2 piante e 5 strumenti di domotica.
FL: Purtroppo non ho il pollice verde. Riesco a far morire anche il cactus. Ma posso migliorare.
AG: 43 piante vs zero domotica.
FR: 10 piantine e niente domotica.
CC: Non amo l’ipocrisia, dire che li donerei tutti sarebbe falso. Mi concederei più viaggi, investirei su me stesso e sulla mia formazione, aumenterei l’apporto economico ad associazioni benefiche a me vicine. E penserei a mio figlio: ciò che posso dargli oggi è certo, ma il futuro è un’incognita!
FL: Viaggiare! E poi tornare per salutare parenti ed amici ogni tanto (Covid permettendo).
AG: Metterei su un’azienda agricola dove coltivare vegetali per l’alimentazione (verdure e piante da frutto) e vegetali melliferi: attiverei una banca dei semi, per preservare le proprietà germinative delle specie alimentari, e investirei in allevamento di specie mellifere e impollinatrici, per tutelare la biodiversità che permette la vita.
FR: Una parte la userei per comprare un Van e partire per un annetto in giro per il mondo, Covid permettendo, per conoscere, imparare e confrontarmi con mondi e culture lontane da me. La restante, la investirei in progetti diversificati.
CC: Fare ciò che ti fa stare bene senza se e senza ma; accettare i compromessi con il sorriso e goderti day by day quello che stai costruendo, la vita è una. L’oggi sarà un ricordo domani: sta a noi decidere la qualità del ricordo.
FL: Uno stato della mente.
AG: Quell’attimo in cui anche le cose normali diventano speciali. La sensazione di fare parte di qualcosa che esiste oltre a me e che rimarrà anche quando io non ci sarò più.
FR: Amore.
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