Home > Acqua in cartone
Una valida alternativa alla bottiglietta di plastica fossile
Abbiamo incontrato il primo brick di acqua diversi anni fa, in un viaggio negli Stati Uniti.
E ci siamo chiesti: ma esiste davvero l’acqua dentro il brick di cartone?
Arrivati in Italia abbiamo constatato un mercato inesistente per questa tipologia di prodotto. Nasce così Acquainbrick.
Il contenitore di cartone è composto da oltre il 70% di materia vegetale (72% per il volume 330ml, 76% per quello da 500ml) e ben si presta ad uno smaltimento agile e controllato. La percentuale così alta di materia vegetale (di cui carta certificata FSC) fa intendere il risparmio di plastica fossile immessa in commercio.
Dopo la raccolta differenziata (che varia da comune a comune) si procede con il riciclo delle fibre cellulosiche nelle cartiere.


Vantaggi
- È completamente riciclabile: tutti gli elementi che compongono il brick possono essere riciclati, e riutilizzati dopo un processo di recupero per realizzare altri prodotti di consumo
- Si compone per un’alta percentuale di materia vegetale: al contrario della materia fossile, la materia vegetale viene estratta in natura e si rigenera all’infinito
- La cellulosa proviene da foreste certificate FSC: sono piantagioni gestite responsabilmente e utilizzate con lo scopo di generare cellulosa per generare carta
- Ha un tappo e strati protettivi plant-based – polimeri derivanti dalla lavorazione della canna da zucchero, piantagioni controllate e certificate da Bonsucro nella filiera di lavorazione fino al prodotto finale;
- Opacità, per proteggere il prodotto contenuto: i raggi del sole non influiscono sulla qualità del prodotto e non alterano le proprietà organolettiche;
- Resistenza: la sua conformazione garantisce rigidità alla compressione e alla torsione;
- Compattezza, per facilitare lo stoccaggio e migliorare il trasporto. Minor spazio di stoccaggio, quindi minor costo di magazzino, minor volume dei trasporti, minor produzione di CO2 con trasporti su gomma;
- Personalizzabile: il cartone è anche personalizzabile.
Abbiamo incontrato il primo brick di acqua diversi anni fa, in un viaggio negli Stati Uniti.
E ci siamo chiesti: ma esiste davvero l’acqua dentro il brick di cartone?
Arrivati in Italia abbiamo constatato un mercato inesistente per questa tipologia di prodotto. Nasce così Acquainbrick.
Il contenitore di cartone è composto da oltre il 70% di materia vegetale (72% per il volume 330ml, 76% per quello da 500ml) e ben si presta ad uno smaltimento agile e controllato. La percentuale così alta di materia vegetale (di cui carta certificata FSC) fa intendere il risparmio di plastica fossile immessa in commercio.
Dopo la raccolta differenziata (che varia da comune a comune) si procede con il riciclo delle fibre cellulosiche nelle cartiere.


Vantaggi
- È completamente riciclabile: tutti gli elementi che compongono il brick possono essere riciclati, e riutilizzati dopo un processo di recupero per realizzare altri prodotti di consumo
- Si compone per un’alta percentuale di materia vegetale: al contrario della materia fossile, la materia vegetale viene estratta in natura e si rigenera all’infinito
- La cellulosa proviene da foreste certificate FSC: sono piantagioni gestite responsabilmente e utilizzate con lo scopo di generare cellulosa per generare carta
- Ha un tappo e strati protettivi plant-based – polimeri derivanti dalla lavorazione della canna da zucchero, piantagioni controllate e certificate da Bonsucro nella filiera di lavorazione fino al prodotto finale;
- Opacità, per proteggere il prodotto contenuto: i raggi del sole non influiscono sulla qualità del prodotto e non alterano le proprietà organolettiche;
- Resistenza: la sua conformazione garantisce rigidità alla compressione e alla torsione;
- Compattezza, per facilitare lo stoccaggio e migliorare il trasporto. Minor spazio di stoccaggio, quindi minor costo di magazzino, minor volume dei trasporti, minor produzione di CO2 con trasporti su gomma;
- Personalizzabile: il cartone è anche personalizzabile.